Dal 14 dicembre 2019 al 16 febbraio 2020
Dalla declinazione di gesti pittorici ripetuti come preghiere, con minime variazioni cromatiche, prendono vita le ECC. L’interazione tra le particelle di pittura acrilica nebulizzata o sputata dalle bombole e le trame finemente fibrose della carta washi giapponese, o dei teli tibetani amaranto, acquista una tridimensionalità che restituisce all’osservatore tutto il dinamismo del processo creativo in una vertigine psichedelica. Dalla lettura di questa ripetitività apparente, così come nelle preghiere, si trascende ad una dimensione che riguarda lo spirito.
Stefano Iraci 2019