Inaugurazione 27 settembre 2019 ore 19:00
27 settembre – 16 ottobre 2019
Le lenti e le inquadrature di Paolo Paci – irriducibili a ogni tipo di linguaggio descrittivo e dunque capaci di esistere al di là di ogni significato/senso codificato – indagano il sottosuolo della subway newyorchese sottoponendo alla nostra attenzione i limiti e i compromessi della quotidianità, mettendo in evidenza nei suoi soggetti le significative relazioni, sia editandone significati e patterns, sia definendo un contesto di odio-amore, come l’artista stesso sostiene: «Come fai ad amare l’ingiustizia sociale di questo paese, ma come fai a non amarne la creatività e l’ironia? ».
Ne consegue che nel suo linguaggio fotografico non esiste una vera e propria distinzione fra le profondità della metropolitana e l’esterno sopra il livello del piano stradale. Nella sua Manhattan tutto sembra essere ambientato in un unico antro sotterraneo, in quanto l’apparenza del mondo attraverso il rigore e la purezza del suo mirino detiene un forte grado di ambiguità: quello che lui vede sottoterra – volti di uomini e donne assoggettati ad un sistema alienante e abusivo – non riscontra alla luce del giorno nessuna trasformazione, quindi tutto rimane invariato, l’esterno non è altro che il riflesso dell’interno.
Paolo Paci vive e lavora a New York dal 1986 dedicandosi quasi esclusivamente alla street photography ma anche producendo videos di street music che possono essere visti sul canale youtube : TAO The Anonymous Orchestra https://www.youtube.com/user/paolopaci.