Inaugurazione: 21 settembre 2018
La mostra durerà fino al 27 ottobre 2018.
Appuntamento speciale: sabato 13 ottobre, 14a Giornata del Contemporaneo di AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea.
“l’uomo verde è davvero arrabbiato” … con questo lavoro inizia la mostra, ed è quasi un manifesto. Questa personale ha soprattutto a che fare con la nostra relazione con la natura. Marina Buening trova un importante punto di riferimento nel lavoro di Albrecht Dürer (great piece of turf, 1503). Si tratta di uno studio su un insieme apparentemente disordinato di erbe selvatiche. L’autore si mette allo stesso livello delle piante, che non sono niente di speciale. Si tratta forse di una ricerca delle forze nascoste della natura?
Marina Buening ricerca anche la “terra incognita”, un luogo ancora sconosciuto di cui non esiste una mappa. Una terra da esplorare, che richiede il coraggio di entrare nell’ignoto. Forse lì potremmo incontrare “un buon posto per morire”, una delle grandi installazioni di questa mostra, composta da ossa e erba che cresce lentamente, o scopriremo “com’è profondo il mare”, la seconda grande installazione.
Marina Buening gioca nelle sue foto e stampe con la bellezza arcaica della natura ma anche con la minaccia delle zone selvagge. C’è speranza se abbiamo il coraggio di entrare nelle nostre zone selvagge interiori, di modo che l’esterno diventa meno minaccioso e vi troviamo nuovamente vita. Questo è ciò che succede nelle stampe: quella parte di noi minacciata dal nostro stile di vita, cerca di ritrarsi e fuggire in luoghi inaccessibili. Il Caos e le emozioni possono essere attraenti, ma al contempo ci spaventano. Marina Buening offre al pubblico la possibilità di entrare in sé stessi e chissà, un leone o un unicorno potrebbero saltarne fuori.
E alla fine l’”uomo verde” potrebbe non essere più così arrabbiato.